Cancro del polmone: un’esperta spiega l’importanza della diagnosi precoce e i moderni metodi di screening

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Brigitte Reinhart
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Dr.ssa sc. nat. Brigitte Reinhart
Quanto prima il cancro del polmone viene scoperto , tanto maggiori sono le possibilità di guarigione. Nell'intervista, la Prof.ssa Dr. med. Isabelle Schmitt-Opitz dell’Ospedale universitario di Zurigo (USZ) spiega perché il momento della diagnosi influisce in modo determinante sul successo del trattamento, quali fattori aumentano il rischio di sviluppare il cancro del polmone e quali progressi offrono oggi i moderni metodi di screening. Inoltre, scoprirà maggiori informazioni su uno studio pilota dedicato allo screening del cancro del polmone e su un sistema all'avanguardia in grado di individuare anche i noduli polmonari più piccoli.
Una dottoressa osserva una radiografia dei polmoni

Nell’intervista seguente, un’esperta risponde a sei domande sui rischi, sulla diagnosi precoce e sugli sviluppi attuali nello screening per il cancro del polmone.

Isabelle Schmitt-Opitz

Intervista con la Prof.ssa Dr. med. Isabelle Schmitt-Opitz

Direttrice di clinica, Clinica di chirurgia toracica, Ospedale Universitario di Zurigo (USZ)

Domanda 1: Il cancro del polmone è uno dei tumori più letali. In che misura una diagnosi precoce migliora le probabilità di sopravvivenza?

Risposta della Prof.ssa Schmitt-Opitz: il cancro del polmone, detto anche carcinoma polmonare, continua purtroppo a essere la diagnosi di cancro a più alta mortalità nel mondo e anche qui in Svizzera. La prognosi per il cancro del polmone, misurata come tasso di sopravvivenza a 5 anni, arriva fino al 90% nello stadio I, mentre nello stadio più avanzato (stadio IV) il tasso di sopravvivenza a 5 anni è solo del 5-15%. Poiché il cancro del polmone nelle fasi iniziali spesso non causa sintomi, rimane a lungo non diagnosticato. Le cifre sopra riportate evidenziano che quanto prima il cancro del polmone viene diagnosticato e trattato, tanto maggiore è anche la probabilità di sopravvivenza delle persone colpite.
 

Domanda 2: Quali sono i fattori di rischio più importanti in Svizzera

Risposta della Prof.ssa Schmitt-Opitz: il principale fattore di rischio per l’insorgenza di un carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) continua a essere il consumo di tabacco, con il rischio che aumenta nettamente con il numero dei cosiddetti «anni-pacchetto» (unità di misura per quantificare l’esposizione al fumo nel corso della vita di chi fuma) e con la durata dell’abitudine al fumo. Anche il fumo passivo può aumentare la probabilità di ammalarsi di cancro del polmone. Oltre alle sigarette, anche il fumo di sigari, pipa e marijuana gioca un ruolo importante. Mentre il fumo è tradizionalmente associato soprattutto al carcinoma a cellule squamose e a quello a piccole cellule, l’incidenza degli adenocarcinomi aumenta tra le persone non fumatrici. Oltre al fumo, anche diverse esposizioni ambientali e professionali sono considerate importanti fattori di rischio. Tra questi figurano in particolare il radon, che dopo il fumo è la seconda causa più frequente e la più importante tra chi non fuma, e l’amianto, che in combinazione con il consumo di tabacco comporta un rischio particolarmente elevato. Anche predisposizioni genetiche e familiarità giocano un ruolo importante nel cancro del polmone. È stato inoltre osservato che le donne le e persone non fumatrici dell’Asia orientale presentano più spesso mutazioni come EGFR, ALK o ROS1.
 

Domanda 3: In alcuni Paesi esistono programmi di screening per il cancro del polmone per i gruppi a rischio. Come vede la situazione in Svizzera

IRisposta della Prof.ssa Schmitt-Opitz: in Svizzera non esiste ancora un programma di screening per il cancro del polmone su vasta scala implementato a livello nazionale. Nel 2022 il Cancer Screening Committee Switzerland (CSC) ha pubblicato una valutazione («Appraisal Report») sull’uso della Low-Dose-CT per lo screening del cancro del polmone. Attualmente si trova all’attenzione dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) una richiesta relativa all’assunzione dei costi dello screening per il cancro del polmone, preparata dallo Swiss Lung Cancer Screening Implementation Working Group (CH-LSIG).
 

Domanda 4: Presso l’USZ è attualmente in corso uno studio sullo screening per il cancro del polmone. Può già dirci qualcosa in merito? 

Risposta della Prof.ssa Schmitt-Opitz: in collaborazione con l’Istituto di Radiologia, presso l’Ospedale Universitario di Zurigo (USZ) è in corso dal 2018 uno studio pilota sullo screening per il cancro del polmone (fig.). Ad oggi sono stati sottoposti a screening 426 pazienti e sono stati rilevati 16 tumori (3.7%), un numero considerevolmente elevato rispetto ad altri programmi di screening.

Studio pilota sulla diagnosi precoce del cancro del polmone presso l’Ospedale Universitario di Zurigo

Nell’ambito di uno studio di fattibilità, l’Ospedale universitario di Zurigo offre una tomografia computerizzata gratuita per la diagnosi precoce del cancro del polmone. Possono partecipare donne e uomini tra i 55 e i 74 anni che fumano o hanno fumato.
Opuscolo studio pilota
Opuscolo studio pilota

Domanda 5: Perché il tasso di cancro del polmone nelle donne aumenta?

Risposta della Prof.ssa Schmitt-Opitz: i fattori genetici sono probabilmente i principali responsabili: mutazioni driver come EGFR, ALK o ROS1 sono molto più frequenti nelle donne, soprattutto nelle non fumatrici, e causano tipicamente adenocarcinomi.
 

Domanda 6: Dall’estate 2024, l’USZ utilizza un sistema di navigazione ultramoderno in grado di rilevare anche i più piccoli noduli polmonari. Può illustrarci le prospettive nell’impiego contro il cancro del polmone?

Risposta della Prof.ssa Schmitt-Opitz: all’USZ siamo stati la prima clinica in Europa a utilizzare il broncoscopio a navigazione in combinazione con una TC a fascio conico. Per la formulazione della diagnosi è così possibile raggiungere e fare una biopsia con estrema precisione anche dai noduli più piccoli nella periferia polmonare. L’accuratezza diagnostica è molto elevata anche per questi piccoli noduli. L’impiego di questa tecnica ci ha permesso di aumentare del 291% la diagnosi di cancro del polmone in stadio iniziale I (luglio-dicembre 2024). Nella chirurgia toracica si ricorre a una procedura molto particolare in cui, in anestesia generale, eseguiamo la diagnosi e la terapia diretta sotto forma di asportazione chirurgica del tumore nella cosiddetta procedura «one stop shop».

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Dr.ssa sc. nat. Brigitte Reinhart
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<p>Medical Services Manager, MSD Svizzera</p>

<p>Brigitte Reinhart ha una formazione in biologia molecolare ed in tecnologia genetica. Con una grande esperienza nella ricerca medica applicata, lavora da oltre 15 anni nei reparti medici di grandi aziende farmaceutiche. In qualità di responsabile dei servizi medici di MSD, garantisce la qualità e l'accuratezza dei contenuti qui pubblicati.</p>

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